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Equilibrio tra dare e ricevere

Natale è alle porte, periodo nel quale, almeno in teoria, tutti ci sentiamo meglio disposti a dare, a donare e nel quale chi più chi meno, si ricevono regali da parenti ed amici.
Per stare in tema, propongo questa riflessione su qual'è il nostro personale rapporto con il dare e con il ricevere.
In genere ci si pone su questo aspetto per analizzare il grado di generosità. Molto meno spesso ci si  interroga su quanto siamo disposti a saper ricevere, compreso il saper chiedere aiuto o semplicemente ascolto.
Questo brano, tratto dal capitolo "Colpa ed innocenza nelle relazioni" del libro "Costellazioni familiari Aneddoti e brevi racconti" di Bert Hellingher, vuole dunque essere un invito a riflettere sulla nostra capacità di scambio, capacità che sta alla base di tutte le relazioni sociali. 

Il brano inizia con questo aneddoto:
"Un missionario che lavorava in Africa fu trasferito in un'altra regione. La mattina della partenza venne a trovarlo un uomo che aveva viaggiato molte ore per portargli un piccolo dono in denaro del valore di circa 30 centesimi.
Il missionario capì che l'uomo voleva ringraziarlo poichè quando era stato malato, egli si era recato più volte nel suo kraal per fargli visita. Ma sapeva anche che per l'uomo si trattava di una grossa somma, quindi fu fortemente tentato non solo di restituirgli il denaro, ma di aggiungerne dell'altro. Poi riflettè, accettò il denaro e lo ringraziò."


Il libro di Hellingher continua così:

"Quando riceviamo qualcosa da altri - per bello che possa essere - perdiamo la nostra indipendenza ed innocenza. Quando accettiamo, ci sentiamo obbligati verso il donatore e indebitati nei suoi confronti, avvertendo questo debito di malavoglia e come una pressione di cui tentiamo di liberarci donando a nostra volta. Non vi è ricevere che non abbia questo prezzo. Per contro avvertiamo la nostra posizione di creditori come un godimento, e lo avvertiamo con sollievo e senso di libertà per non essere obbligati a
nulla. Ci sentiamo a posto se non abbiamo ricevuto nulla o se dopo aver ricevuto abbiamo contraccambiato. Per raggiungere questa condizione di pace, o poterla mantenere, ci sono tre tipi di atteggiamenti caratteristici.

La rinuncia
Il primo modo è quello di coloro che desiderano mantenere la propria 'innocenza' rifiutandosi di partecipare. Preferiscono chiudersi, non ricevere ne dare. [...] In questo modo però vivono con scarso impegno e coinvolgimento, rimangono nella mediocrità e nella solitudine e di conseguenza si sentono vuoti ed insoddisfatti.

La sindrome del benefattore
Un secondo modo di mantenere la propria 'innocenza' è quello di sentirsi perennemente in credito con gli altri, dando sempre più di quanto si riceve. [...] Si tratta di un atteggiamento frequente negli idealisti [...]. Anche questa modalità, come la precedente, non aiuta ad avere buone relazioni. Chi preferisce sempre soltanto dare si mantiene in uno stato di superiorità, non c'è equilibrio e gli altri prima o poi si allontaneranno offesi nella loro dignità.

Lo scambio
Il terzo modo, il più bello, è il sollievo avvertito dopo uno scambio, quando abbiamo sia ricevuto, sia dato. Uno scambio modesto tra il dare ed il ricevere comporta una modesta sensazione di benessere, quello
importante invece arricchisce, accompagnato com'è da sentimenti di abbondanza e felicità, felicità non regalata ma costruita. Nel caso di uno scambio importante si avrà un senso di sollievo e libertà, di giustizia e
pace. Fra tutte le possibilità di sentire 'l'innocenza', questa è senza dubbio la più liberatoria e che consente di essere soddisfatti e completi."

Aggiungerei, per il secondo caso, ossia quello della "sindrome da benefattore", che non solo chi si pone in questo modo rischia di finire per offendere il prossimo: la conseguenza potrebbe anche essere quella di circondarsi di persone che finiscono per diventare "viziate", per dare per scontato ciò che ricevono. Lo scambio, infatti, mantiene viva la percezione del valore di ciò che riceviamo.
  • In quale dei tre modi ti identifichi? 
  • E se hai individuato quale, secondo te, cosa ti  ha portato a tale modalità? Educazione? Esperienze di vita? 
  • Se la tua modalità non è la terza, cioè quella dello scambio equilibrato tra il dare ed il ricevere, desideresti passare a quest'ultima? 
  • Pensi che cambiare il proprio rapporto con il dare e ricevere sia possibile? In che modo?
Ti invito a postare di seguito le tue riflessioni. In articoli futuri vedremo come la Kinesiologia possa essere una via per prendere consapevolezza del proprio modo di porsi verso gli altri e come offra strumenti utili a cambiare atteggiamento al fine di migliorare la qualità della nostra vita. Se vuoi approfondire questa tematica, contattami.

Intolleranze alimentari


L'indagine sulla presenza di intolleranze alimentari è un passo fondamentale da compiere in caso di problemi intestinali (sindrome del colon irritabile, flatulenza, gonfiore irregolarita'...etc).
Molti malesseri tra i più disparati e che decrementano notevolmente la qualità della vita (non solo problemi digestione: difficoltà a perdere peso, senso di stanchezza e di malessere generale, orticarie e dermatiti, dolori muscolari, sbalzi di umore), sono causati semplicemente da intolleranze alimentari non rilevate. 


Le normali indagini di laboratorio permettono di rilevare essenzialmente le reazioni allergiche ai cibi, mentre tanti altri alimenti verso cui non si è attivata ancora una vera e propria reazione di allergia possono ugualmente risultare nocivi, cioè non tollerati, provocando nel tempo i disturbi più disparati. 
Esiste una modalità Bio-Naturale che consente di individuare se un alimento crea disequilibrio nel nostro campo energetico.


Il test kinesiologico delle intolleranze energetiche agli alimenti: in cosa consiste

Il test kinesiologico delle Intolleranze Alimentari, così come ad esempio il Vega Test, è un'indagine energetica non clinica, che si può scegliere di abbinare agli esami medici pur non sostituendoli (vedi nota sulla natura dei trattamenti bio-naturali). Fornisce dunque una risposta che non va considerata diagnosi medica bensì utile indicazione su quali sono i cibi che causano una reazione energetica avversa, cibi che altrimenti sarebbe difficile identificare (l'alternativa è eliminare un cibo sospetto dalla dieta per uno o due mesi, ma nel caso gli alimenti implicati siano più di uno questa modalità diventerebbe complicata da realizzare).
Il test kinesiologico delle Intolleranze Alimentari si basa su un principio base della Kinesiologia, ossia sulla rilevazione della variazione del tono muscolare, che si verifica in questo caso, entrando semplicemente in contatto con quei cibi ai quali il soggetto risulta intollerante o ipersensibile.

Vantaggi:  

  • Ottenimento di maggiore chiarezza e consapevolezza sulle probabili cause del disagio e su come agire su se stessi per stare meglio.
  • Metodo non invasivo

Applicazioni:

(in affiancamento e non in sostituzione alle terapie dei medici, ove necessarie):
Sul piano strutturale: dolori muscolari, astenia, infiammazioni osteo-articolari

Sul piano biochimico: intolleranze alimentari, necessità di individuare gli integratori alimentari opportuni, problemi digestivi, senso di gonfiore, affaticamento epatico, difficoltà a perdere peso, senso di stanchezza e di malessere generale, orticarie e dermatiti, ciclo mestruale irregolare...etc.
Sul piano neurologico: problemi di coordinazione, di attenzione, di lucidità mentale, problemi del sonno.
Sul piano emotivo: sbalzi di umore


Informazioni sulla seduta: Spiacenti, Studio Artemide ha cessato Attività

Sintomi misteriosi e mal di pancia cronici: spesso è colpa della valvola ileocecale






Soffri di problemi intestinali a cui finora non hai saputo trovare rimedio? Oppure hai disturbi di tutt'altro tipo che non sei riuscito a ricondurre a nessun problema di salute specifico su cui agire (cefalee, mal di schiena di tipo muscolare che non passa nemmeno con l'attività fisica, dermatiti ed orticarie, problemi metabolici, allergie, stanchezza cronica, disturbi del sonno, confusione mentale e sbadataggine esasperata...)? Ebbene non sottovalutare lo stato del tuo intestino (ne abbiamo già parlato nell'articolo "Intestino e serotonina"): i tuoi disturbi infatti potrebbero essere causati di qualche cibo a cui sei intollerante. Le intossicazioni  creano molti più guai di quanto si possa credere. Ma se hai già individuato se e quali  cibi ti creano intolleranza e nonostante ciò il problema non si è ancora completamente risolto, forse questo articolo potrebbe darti un nuovo spunto...

Premessa

La valvola ileocecale fa parte dell'intestino. Essenzialmente, l'intestino è diviso in due parti: tenue e crasso. Il compito dell'intestino tenue è quello di digerire ed assorbire il cibo, mentre quello del crasso è quello di assorbire acqua ed eliminare rifiuti e tossine derivanti dai cibi che consumiamo.

L’obiettivo della valvola ileocecale, che è posta esattamente a confine tra tenue e crasso è quello di prevenire il reflusso dei materiali di scarto.
La valvola dunque dovrebbe aprirsi solo nel momento in cui le sostanze sono state sufficientemente assimilate dall'intestino tenue ed è giunto il momento di trasferirle all'intestino crasso.

Se la valvola non funziona a dovere

Da quanto detto risulta evidente che il tempismo di questa valvola è fondamentale, perchè se rimane aperta anche quando non è necessario, permette il reflusso di tossine e batteri, causa di infezioni, mentre se è  "pigra" ad aprirsi, causerà il ristagno nell'intestino tenue e il materiale inizierà a fermentare.
In entrambi i casi, un anomalo funzionamento causa infiammazione intestinale, malassorbimento e intossicazione dovuta all'assimilazione di sostanze nocive.

Diagnosi

Può sembrare ovvio che questi effetti nefasti creino infiammazione intestinale, gonfiore, nausea, irregolarità nell'evaquazione e qualsiasi altro sintomo connesso al sistema gastro-intestinale, il problema è diagnosticare
la presenza di una disfunzione della valvola ileocecale.
Penso sia raro sentire di una persona che si sia rivolta al gastroenterologo per problemi intestinali alla quale sia stato ipotizzato ed ancor meno diagnosticato un malfunzionamento di questa valvola. Il problema che porta al non considerarla non sta nel fatto che la medicina non si sappia che la sua funzione è importante, ma nel fatto che è difficile scoprire che ha un malfunzionamento, quindi si ignora fino a che punto e quanto frequentemente in realtà sia causa di malesseri.
Tuttavia chi invece pratica la kinesiologia riscontra che è implicata molto più spesso di quanto si possa credere.
Un altro fattore che porta a considerare poco questa valvola è che le conseguenze di problemi di assorbimento dei nutrienti e di intossicazione purtroppo non si limitano a disturbi dell'apparato digerente ed è difficile che un medico abbia una visione sufficientemente olistica per saper correlare tali sintomi con l'intestino, anzi addirittura nello specifico con la valvola ileocecale. 

Il motivo per il quale i sintomi possono essere i più disparati è che se il corpo si trova ad essere carente di qualche vitamina o minerale a causa di problemi di assorbimento dei nutrienti, a seconda di qual'è, i sintomi potranno essere i più disparati.
Idem per l'intossicazione, che può causare cefalee, contratture muscolari, malattie autoimmuni, allergie, orticaria, alterazioni ormonali, confusione mentale, sindrome da stanchezza cronica...è per questo che chi ad esempio soffre di fibromialgia, cioè di ipertonicità muscolare cronica, a mio avviso dovrebbe prima di tutto prendersi cura dell'intestino (ed è per questo, probabilmente, che questa sindrome si accompagna spesso a malattie autoimmuni).

L'approccio kinesiologico

Ecco allora un esempio di come le discipline bionaturali costituiscono valido supplemento per il benessere: con la kinesiologia è possibile domandare al corpo se è presente una disfunzione della valvola ileocecale e in tal caso incentivarne il riequilibrio del funzionamento mediante una serie di tecniche, pricipalmente la stimolazione di punti riflessi e la presa di contatto manuale con alcuni punti usati in agopuntura.
Al lato teorico tutto ciò può sembrare incredibile, eppure, come sempre in kinesiologia contano i fatti. Le esperienze di chi ha usufruito di questo trattamento possono confermare i grandi benefici ricavati:


"Approdo allo Studio Artemide ormai demoralizzata con una situazione complessa:  disturbi gastrointestinali, conseguenti intolleranze alimentari, intossicazione generale, stanchezza cronica, deficit immunitario e squilibrio ormonale.
 attraverso i test kinesiologici si riesce a definire la matrice sia fisica che emotiva del problema.
Finalmente ho risposte a molti quesiti, prendo coscienza dell'origine dei miei malesseri ed ho la possibilitá di contrastarli.
Ora, a distanza di qualche tempo, sto raggiungendo un equilibrio: i disturbi intestinali sono piú gestibili, ho maggiore energia e la situazione ormonale che le precedenti cure non avevano risolto, si é stabilizzata.
Nel mio caso l'opera prestata da Sara rappresenta in maniera sinergica un supporto fondamentale e complementare alla terapia del medico specialista.
Ad ogni seduta attraverso il test muscolare kinesiologico individua l'area su cui agire, applica tecniche di riequilibrio adatte e mi fornisce le armi necessarie per continuare la mia "battaglia".
Consiglio lo Studio Artemide non solo a quanti abbiano, come me, problemi di salute, da cui sembra impossibile uscire, ma anche a quanti desiderino migliorare semplicemente benessere e qualitá di vita.
(Maura Manzini, Alessandria 06/03/16)
Molto più spesso di quanto si creda i malesseri fisici sono somatizzazioni di un disagio dell'animo reiterato nel tempo. Per questo lo scopo del mio lavoro non è solo quello di attuare tecniche olistiche come quella specifica per la Valvola Ileocecale descritta in questo articolo, bensì mi occupo anche (anzi, se il cliente e disposto a compiere questo tipo di percorso direi "soprattutto") di guidare la persona a riprendere in mano le redini della sua vita, liberandosi degli schemi di pensiero limitanti, dei gioghi emotivi quali paure e sensi di colpa, guardando le cose da prospettive diverse per acquisire obiettività e consapevolezza in merito a se stessa ed alla situazione in cui si trova, in modo da poter poi utilizzare al meglio le proprie qualità e saper compiere le scelte di vita con autonomia e lucidità. La diminuzione o la scomparsa del malessere fisico in modo stabile sarà una conseguenza di questo cambiamento interiore, un cambiamento che è mio compito facilitare, ma che solo la persona può attuare, con i suoi tempi, lunghi o brevi che siano.


NOTA: quanto esposto nel presente articolo non vuole costituire diagnosi ne indicazione medica. In caso di patologie e' sempre opportuno rivolgersi al medico e considerare i metodi bionaturali come supplemento complementare.  

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Influenza del metodo Craniosacrale contro ansia, depressione e qualità della vita in persone con Fibromialgia

(studio svolto da Guillermo A. Matarán-Peñarrocha, Adelaida María Castro-Sánchez, Gloria Carballo García, Carmen Moreno-Lorenzo, Tesifón Parrón Carreño e María Dolores Onieva Zafra )

Questo studio del 2011 osserva gli effetti del Craniosacrale su suggetti fibromialgici, mostrando che "6 mesi dopo un trattamento durato 25 settimane, le persone che facevano parte del campione mostrarono un significativo miglioramento del loro stato di ansia, dolore, qualità della vita e una variazione dell'indice Pittsburgh sulla qualità del sonno".



Vuoi sottoporti ad una seduta di Craniosacrale?
Prendi appuntamento per la tua seduta in Studio Artemide (Contatti e indirizzo >>)
Tel: 3479807391 - mail: sara.vallenari@gmail.com

Articolo originale:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3135864/

Traduzione del paragrafo "Riassunto" (Abstract)

La Fibromialgia è considerata una combinazione di fattori invalidanti: fisici, psicologici e sociali.
La medicina ufficiale indica come sconosciute le cause del meccanismo patologico sotteso alla fibromialgia, ad ogni modo ciò che è certo è che la fibromialgia riduce la qualità della vita.
L'obiettivo di questo studio è stato quello di analizzare le ripercussioni del metodo Craniosacrale sulla depressione, l'ansia e la qualità della vita in soggetti fibromialgici con sintomi dolorifici.
Si tratta di uno studio clinico sperimentale a doppio cieco longitudinale.
Ottantaquattro soggetti con fibromialgia diagnosticata furono assegnati con scelta casuale agli operatori craniosacrali facenti parte del team oppure a personale che fingeva di praticare craniosacrale, mentre in realtà aveva il ruolo di effettuare l'effetto placebo.
Il trattamento fu di 25 settimane. Ansia, dolore, qualità del sonno, depressione e qualità della vita furono valutati dopo 10 minuti dalla fine del ciclo di trattamento, rivalutati dopo 6 mesi e infine dopo 1 anno dal ciclo.
Dal controllo svolto subito dopo il ciclo di trattamento e da quello svolto dopo 6 mesi si rilevò che lo stato di ansia, dolore, qualità della vita e indice Pittsburgh (indice della qualità del sonno) erano significativamente migliorati nei soggetti che avevano realmente beneficiato del trattamento, mostrando una forte discrepanza rispetto a quelli che erano stati oggetto di placebo.
Nel controllo svolto dopo un anno, invece, l'unico beneficio che è perdurato (e solo nei soggetti che hanno realmente ricevuto il trattamento craniosacrale) è stato la migliorata qualità del sonno (indice Pittsburgh).

Mie considerazioni

Da questo studio si evidenzia dunque la potenza di questa disciplina bionaturale.
Parrebbe che i benefici del craniosacrale a tutti gli altri sintomi della fibromialgia presi in esame non siano considerabili duraturi come si è dimostrato essere la qualità del sonno: in realtà potrebbe semplicemente voler dire che per ottenere benefici duraturi anche a questi aspetti, il trattamento dovrebbe essere più lungo: per appurare ciò occorrerebbero ulteriori studi. Anche in caso contrario comunque, cioè anche qualora ulteriori studi dovessero dimostrare che il craniosacrale, da solo, non è una via per risolvere definitivamente la sindrome, il considerare il trattamento come un metodo a cui ricorrere saltuariamente al riacutizzarsi dei sintomi è comunque un qualcosa di assai positivo per le persone che soffrono di questo disturbo, in quanto le alternative offerte ad oggi dalla medicina ufficiale sono solo i farmaci sintomatici, con tutti gli effetti collaterali a corredo.
In realtà, sebbene raramente i medici specialisti in fibromialgia ne informino i pazienti, un'ulteriore via per trovare sollievo, a parte il craniosacrale, pare esserci: moltissime persone fibromialgiche asseriscono di aver avuto sorprendenti miglioramenti se non addirittura remissione completa dopo essersi accuratamente prese cura del proprio intestino (ho accennato alla correlazione tra seroronina ed intestino in un precedente articolo). Non so se l'aspetto intestino sia significativo per tutti i casi di fibromialgia, tuttavia molti soggetti asseriscono che la cura di esso si è rivelata essere la chiave di volta. Vuoi provare anche tu ad approcciare la sindrome fibromialgica anche con in metodi Bio-Naturali, quali il Craniosacrale e la Kinesiologia Specializzata per affrontare il problema a 360 gradi, compreso l'intestino, lo stress ed il sistema neurologico?
 Prendi appuntamento per la tua seduta in Studio Artemide in provincia di Varese:

tel: 3479807391 - mail: sara.vallenari@gmail.com (Contatti e indirizzo >>)


 
Sara Vallenari
Operatrice Craniosacrale Biodinamico presso Studio Artemide a Solbiate Arno in provincia di Varese (vedi profilo>>contatti>>)



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La Kinesiologia per superare la paura


In questo articolo voglio dare un assaggio pratico di come la Kinesiologia, la Disciplina Bio-Naturale che pratico durante le sedute presso Studio Artemide, può aiutare efficacemente a superare i fattori di stress. Si tratta di un argomento che abbiamo già introdotto con in precedente articolo, ma ora, nella fattispecie, ci concentriamo sulle paure che limitano ed inficiano la qualità della nostra vita di tutti i giorni. L'obiettivo del mio lavoro infatti, è quello di aiutare le persone ad affrontare e risolvere i disagi psico-emozionali e i malesseri fisici che ne conseguono (scopri di piu>>).

I Punti Fissi Ipotalamici

Due ricercatori in campo kinesiologico, W.Topping e Christopher Astill-Smith, hanno identificato dei punti ubicati sul viso, corrispondenti all'inizio o alla fine di alcuni meridiani, (i meridiani sono flussi energetici presenti negli esseri viventi, e sono alla base della Medicina Tradizionale Cinese e largamente usati anche in kinesiologia). Li chiamarono Punti Fissi Ipotalamici (Hypothalamic Set Points) poichè scoprirono che pichiettarli favorisce la regolazione della produzione di specifici neurotrasmettitori e aiuta a riportare sotto la soglia di sopportazione determinati stati d'animo border-line, quali il panico, la fobia acuta, il terrore incontrollato...etc.

Il picchiettamento (o tapping) dei Punti Fissi Ipotalamici è dunque una tecnica kinesiologica molto utile e semplice da applicare per favorire la riorganizzazione dello stress.
Quando questa tecnica viene usata all'interno di una seduta kinesiologica, grazie al potere di "ancoraggio" che il test kinesiologico fornisce, essa non fornisce solo un sollievo temporaneo: risulta essere un modo per risolvere (o comunque diminuire in modo tangibile) la problematica in modo definitivo. Ovviamente la sua efficacia dipende dal fatto di risultare inserita all'interno di una seduta: decontestualizzarla e pretendere di risolvere il proprio fattore di stress picchiettando i punti specifici di punto in bianco mentre si pensa a tutt'altro sarebbe inutile.

Tecnica per la rimozione di paure e fobie

Un esempio di applicazione dei Punti Fissi Ipotalamici è la tecnica appositamente ideata per la riduzione di paure irrazionali e fobie (paura del buio, degli insetti, di volare...etc.), che consiste nell'immedesimarsi mentalmente nella situazione che causa disagio (ad esempio se si tratta della paura di volare, immaginare di essere sull'aereo), poi eseguire un taping su ST1 (coppia di Punti Fissi Ipotalamici corrispondente all'inizio del Meridiano dello Stomaco), successivamente eseguire il tapping su un'altra coppia di punti di agopressione: il punto di fine e non di inizio di un meridiano yang, ossia MP21. Durante questi tapping è necessario restare immedesimati nella situazione (oppure utilizzare un'apposita tecnica kinesiologica adibita a restare ancorati al fattore in esame: il pause lock). Alla fine della procedura, immedesimarsi ancora per valutare se il grado di reazione nei confronti della fonte di paura è cambiato.
E' una tecnica semplice da eseguire, soprattutto per chi è un minimo pratico di MTC e agopuntura. Ci sono discipline Bio-Naturali che si basano appunto su questo concetto del riequilibrio emotivo attraverso la stimolazione degli agopunti: citiamo in tal senso la EFT (Emotional Freedom Tecnique) oppure l'Equilibrio Emozionale di Roy Martina. La stimolazione degli agopunti è una modalità che fornisce risultati immediati e generalmente permanenti, a dimostrazione che le paure si possono vincere, rendendoci un pò più liberi di raggiungere la nostra realizzazione personale.

Sara Vallenari
Kinesiologa Specializzata presso Studio Artemide 
a Solbiate Arno in provincia di Varese
 
Se sei residente nella provincia di Varese o Milano e vuoi un supporto per liberarti delle paure che ti vincolano, usando questa ed altre tecniche mirate (come ad esempio i Fiori di Bach o la RSE), contatta Studio Artemide per una consulenza personalizzata: sara.vallenari@gmail.com

La Kinesiologia contro lo stress

La vita moderna porta facilmente a sentirci stressati. Presi nel vortice di impegni e orari da rispettare sorpassiamo il limite e il nostro benessere psico-fisico viene messo a repentaglio.

Vediamo cosa stai cercando: vuoi fare un break e dedicarti un'ora di benessere o sei alla ricerca di un metodo naturale per risolvere un problema più profondo, come lo stress cronico, le crisi di panico o disagi emotivi? In entrambi i casi ho strumenti molto efficaci per poterti supportare: potrai notare dei benefici in breve tempo.

1) Un'ora di relax su misura per te

Se il tuo obiettivo è "staccare la spina" per un pò, se vuoi dedicare un'ora al tuo benenessere, affidandoti a un professionista serio ed affidabile (vedi le mie competenze>>), presso il mio Studio Artemide potrai beneficiare del massaggio anti-stress oppure di una seduta di Craniosacrale Biodinamico, un metodo rientrante nel campo dell'osteopatia in grado di rilasciare le tensione emotive e muscolari in modo estremamente delicato e rilassante.

2) Rimedi naturali per andare a fondo al problema dello stress cronico

Se il tuo obbiettivo è anche quello di affrontare il problema dello stress in modo più profondo, per comprenderne le cause e risolverle, possibilmente in modo naturale, allora in Studio Artemide oltre ai metodi sopra elencati posso offrirti la potente arma della Kinesiologia Specializzata.
  
Nel precedente articolo abbiamo parlato dello stress cronico, cioè di come una situazione stressante che si protrae sempre o un evento traumatico che fa scattare la "modalità sopravvivenza" che non venga correttamente elaborato possano fari si che non si esca più da questo stato, con conseguenze assai logoranti per l'intero organismo.

Come uscire dunque dallo stress cronico, da questo circolo vizioso? E' per forza necessario andare a vivere come un eremita, lontano dagli odierni ritmi incalzanti? Davvero non si può fare altro che tamponare con ansiolitici, sonniferi se non addirittura psicofarmaci?
 

Assolutamente no: l'alternativa esiste.

La Kinesiologia consente di riorganizzare la persona rispetto allo stress, in modo da renderla libera dai suoi effetti negativi.
Abbiamo già visto in precedenti articoli che la kinesiologia agisce in maniera efficace e bilanciata in relazione alle varie componenti fisiche, biochimiche, mentali ed energetiche dell’individuo (approccio olistico) e questo è fondamentale nel caso dello stress, poichè i suoi effetti negativi si possono estendere a tutti i livelli.
Ci sono una serie di tecniche volte a consapevolizzare la persona su cosa è il caso di cambiare nella sua vita e/o nel suo modo di reagire agli eventi, altre atte a rimuovere "la fissazione" dell'eventuale trauma che ha scatenato il meccanismo di stress che poi non si è più disinnescato.
Applicando queste metodiche si svolge una specie di "reset".
Certo l'effetto potrebbe non essere rapido come il riavvio di un computer: i tempi variano da persona a persona e da quanto la situazione si è cronicizzata. Molto probabilmente andranno abbinate anche metodologie e variazioni di abitudini di vita volte a ripristinare gli equilibri fisiologici. Quello che conta, comunque, è che uscirne si può.

Per maggiori informazioni o per una consulenza personalizzata, trovate
i miei recapiti della sezione contatti

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Lo Stress Cronico

Gli ultimi studi psicofisiologici hanno evidenziato come sia possibile passare da uno stress di tipo acuto, per il quale l'organismo si mette in condizioni di reagire ad eventi esterni che devono essere affrontati e risolti, ad uno di tipo cronico, in cui cioè lo stress permane al di là delle reali esigenze esterne facendo restare il corpo in "configurazione emergenza", una modalità assai dispendiosa e logorante che produce effetti estremamente dannosi di squilibrio dei funzionamenti normalmente fisiologici dell’organismo.

In altre parole, è a livello di cronicizzazione che lo stress diventa altamente dannoso, costringendo l’organismo in una situazione di costante tensione, di allarme, anche quando non sarebbe necessario, prosciugandone così le energie. 



La Kinesiologia risulta molto efficace contro lo stress, ma prima di concentrarci su questo, vediamo più in dettaglio il problema:

Lo stress cronico può portare a diversi sintomi (non per forza tutti, perchè non siamo tutti uguali): senso d'allarme, insonnia, ansia, attacchi di panico, difficoltà di concentrazione e di decisione, pensieri ripetitivi, irritabilità, colon irritabile, sovraccarico renale e a seguire tutte le problematiche correlabili questi ultimi due fattori. La disbiosi intestinale cronica è un malessere assai diffuso (tanto quanto lo stress) ma che viene sottovalutato: può portare a malassorbimento dei cibi, intolleranze alimentari, intossicazioni, dermatiti,
alterazione del sistema immunitario e della produzione della Serotonina, il neurotrasmettitore che regola l'umore ma anche la tensione muscolare ed il ritmo sonno veglia.

La fibromialgia, ad esempio, sembrerebbe essere proprio il risultato di uno stress cronico: il perenne stato d'allarme interiore dell' individuo innesca il disturbo.
Il malfunzionamento presente nelle reti neurali cerebrali dei fibromialgici, che causa ipertono muscolare costante e conseguente dolore, oggi è visualizzabile in discreta parte e mostra qualcosa di  simile proprio a quello che si riscontra nella reazione da stress cronico.

Il classico caso di stress cronico è quello di chi permane a lavorare in un ambiente dove subisce mobbing o comunque è sottoposto a ritmi accellerati e a pressanti richieste di produttività.
Si tratta dunque di persone che non riescono ad estraniarsi da situazioni cariche di sofferenza e che non hanno la forza di abbandonare o, meglio, modificare uno stile di vita nel quale da tempo, si sentono estranei e non si riconoscono più. Tuttavia questa situazione stressante può essere causata anche da fattori meno scontati della classica casistica dello stress da lavoro, ad esempio potrebbe trattarsi di invischiamento affettivo, sensi di colpa, eccesso di senso di responsabilità e dell'onore. Lo stress potrebbe dipendere da un comportamento del quale il soggetto non si rende nemmeno conto, come il fatto di essere eccessivamente dipendenti dagli altri, cioè vivere in funzione degli altri (dipendenza e simbiosi) in continua ricerca di conferme provenienti dall’esterno. Questi atteggiamenti spesso inconsci sono un'enorme fonte di stress continuativo e il fatto che siano inconsci rende difficile per la persona rendersene conto per poterli correggere, anche perchè raramente i medici ai quali ci si rivolge per i sintomi causati dallo stress cronico hanno un approccio sufficientemente olistico da indirizzare il loro paziente ad uno psicologo o altra figura in grado di portare la persona a fare seria introspezione.

Oppure lo stress si può cronicizzare anche a seguito di un episodio di stress acuto isolato ma che lascia un trauma irrisolto, una sorta di strascico. Ad esempio un incidente, un intervento, una malattia che ha fatto rischiare la vita, aver subito un sopruso (rapina, violenza sessuale, episodio di bullismo), la malattia o la morte di un congiunto. Questi traumi  si "fissiano", trasformandosi in stress cronico, che perdura cioè anche dopo che la situazione in realtà non è più presente. Capita a chi fa un incidente di fare fatica a tornare a guidare e comunque di non riuscire più a farlo serenamente, oppure dopo una malattia grave vissuta in prima
persona o da un proprio caro, di sviluppare la paura di ammalarsi, oppure per chi ha subito violenza, l'incapacità a tornare a lasciarsi andare e fidarsi del prossimo: la paura è lo stato d'animo che per antonomasia fa scattare il meccanismo di allerta, ossia lo stress.


Come uscirne? Vediamo assieme nel seguente articolo: come la Kinesiologia permette di risolvere lo stress cronico e/o i traumi irrisolti.

Intestino e serotonina

Una settimana fa ho svolto una seduta kinesiologica  per indagare più a fondo* su una intolleranza al latte vaccino.
Il test muscolare ha confermato che si tratta di un alimento che impoverisce di energia l'organismo di quella persona. Il test ha inoltre mostrato come rilevante la stimolazione di punti riflessi atti a regolare la produzione di serotonina, il che mi ha colpito, poiché in ambito medico si suppone che la fibromialgia di cui quel soggetto soffre, sia causata appunto da deficit di serotonina. Questa correlazione tra intolleranza al latte e livello di serotonina evidenziata in seduta ha continuato a frullare nella testa finché non mi sono decisa ad indagare in merito. Quanto andro' ora ad esporre e' il risultato della mia ricerca.

Le cellule dell'intestino producono il 95% della serotonina. In caso di infiammazione della mucosa intestinale si attiva un enzima che distrugge la serotonina. Se tale infiammazione e' cronica si può venire a creare un deficit di serotonina a livello cerebrale, con conseguenze patologiche quali la depressione e la fibromialgia. le statistiche confermano che di solito chi soffre di colon irritabile o disordini intestinali ha un equilibrio psichico piuttosto fragile e spesso i pazienti colpiti da fibromialgia hanno anche problemi intestinali.
 Ne consegue che problematiche legate ad un presunto livello sregolato di serotonina vanno affrontate dando grande rilevanza allo stato dell'intestino, facendo il possibile per riportarlo in salute.
Va detto che tra le possibili conseguenze delle problematiche intestinali non si annovera solo lo squilibrio della serotonina: spesso si trascura l'effetto collaterale del malassorbimento con tutto ciò che ne deriva, per non parlare delle intossicazioni e del deficit del sistema immunitario (vedi l'articolo "Sintomi misteriosi e mal di pancia cronici: spesso è colpa della valvola ileocecale" per approfondire questo aspetto).

L'indagine sulla presenza di intolleranze alimentari è un passo fondamentale da compiere in caso di problemi intestinali (sindrome del colon irritabile, flatulenza, gonfiore irregolarita'...etc).
Molti malesseri tra i più disparati e che decrementano notevolmente la qualità della vita, sono causati semplicemente da intolleranze alimentari non diagnosticate. Si tenga tuttavia presente che i test sulle intolleranze che la medicina ha oggi a disposizione non sono in grado di rilevare tutti i casi. Come kinesiologa, ovviamente sono portata a considerare un valido supplemento il test kinesiologico per indagare su quali alimenti comportano disequilibrio energetico. Anche se questo e', tra i metodi utilizzati in ambito di discipline bionaturali, il mio preferito (per attendibilita' e profondita' di indagine), ad onor del vero esiste anche il Vega test e simili ampiamente diffusi in erboristeria e farmacie.


Le  discipline bionaturali (in voga anche termini quali cure naturali o medicina non convenzionale pur non trattandosi in realtà di "cura" ne "medicina"). Sono tecniche per il benessere non costituenti parte del settore medico-sanitario ma che associate alle cure mediche possono contribuire significativamente al miglioramento del grado di benessere in soggetti con disagi del sistema digerente. Tra i più famosi avrai sentito parlare dei "Fiori di Bach", dell'Osteopatia, Yoga e Qi Gong, il Craniosacrale, Riflessologia Plantare, Medicina Tradizionale Cinese...
In questo sito si parla principalmente proprio dei metodi complementari per il benessere, dei quali mi occupo di professione, offrendoli presso Studio Artemide sotto forma di sedute individuali, corsi ed attività al fine di fornire risultati tangibili e senza effetti collaterali.

Ecco i benefici specifici a cui miriamo nel caso di disturbi del tratto gastro-intestinale:
  • riduzione della sintomatologia
  • miglioramento dell'umore (esiste grande nesso tra intestino e l'umore)
  • sostegno al sistema immunitario (compromesso dalla permeabilità intestinale)
  • individuazione dei cibi che causano un'intolleranza (energetica)
  • individuazione degli integratori alimentari mediante il test muscolare kinesiologico
  • hai disagi non elencati qui? Troveremo un ri-equilibrio su misura per te, per farti sentire meglio.

L'influenza della sfera emotiva nei disturbi intestinali

Molto più spesso di quanto si creda i malesseri fisici sono somatizzazioni di un disagio dell'animo reiterato nel tempo. Per questo lo scopo del mio lavoro non è solo quello di attuare tecniche olistiche come il test delle intolleranze energetiche agli alimenti descritta in questo articolo, bensì mi occupo anche (anzi, se il cliente e disposto a compiere questo tipo di percorso, direi: "soprattutto") di guidare la persona a riprendere in mano le redini della sua vita, liberandosi degli schemi di pensiero limitanti, dei gioghi emotivi quali paure e sensi di colpa, guardando le cose da prospettive diverse per acquisire obiettività e consapevolezza in merito a se stessa ed alla situazione in cui si trova, in modo da poter poi utilizzare al meglio le proprie qualità e saper compiere le scelte di vita con autonomia e lucidità. La diminuzione o la scomparsa del malessere fisico in modo stabile sarà una conseguenza di questo cambiamento interiore, un cambiamento che è mio compito facilitare, ma che solo la persona può attuare, con i suoi tempi, lunghi o brevi che siano. Se sei interessato a questo tipo di approccio "olistico", cioè che affronta il disagio fisico considerando anche la psiche, clicca qui per approfondimenti oppure guarda questo mio video in cui spiego come posso esserti utile sul frangente emotivo:



Contatta Studio Artemide al 3479807391 o scrivi a sara.vallenari@gmail.com per fissare il tuo appuntamento. Seguimi anche su Facebook

Approfondisci l'argomento guardando il video della conferenza "L'intestino è il nostro secondo cervello" tenuta da me a fine 2016:



Se abiti in provincia di Milano o Varese e vuoi sottoporti ad una seduta di Kinesiologia o di Craniosacrale contattami (e approfitta delle promozioni in corso).
NOTA: quanto esposto nel presente articolo non vuole costituire diagnosi ne indicazione medica. In caso di patologie e' sempre opportuno rivolgersi al medico e considerare i metodi bionaturali come supplemento complementare.

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EVENTO: Donne: ruoli, affetti e legami transgenerazionali

Sabato 26 ottobre 2013 dalle 9:00 alle 12:30 a Solbiate Arno si terrà un incontro riservato a sole donne, per interrogarci sui nostri ruoli nella società, i nostri affetti e legami transgenerazionali femminili.

Attraverso diversi giochi interattivi e grazie alle dinamiche del “teatro dell’oppresso” rivisiteremo le nostre antenate ed esploreremo i nostri immaginari e vissuti come donne.
Sarà un gioco-viaggio attraverso le nostre radici femminili, pieno di sorprese, emozioni, ricordi.

Condurranno gli incontri la Dott.ssa Maria Alicia Sampayo e Milena Anneccharico

Per informazioni su luogo esatto, costi e per iscrivervi, inviate una mail a masampayo@gmail.com

EVENTO: Serata di presentazione della Kinesiologia

Sabato 9 novembre 2013 alle 17:30, presso Il Laboratorio di Varese, presenterò la Kinesiologia Specializzata
L'evento è gratuito.
Per informazioni o prenotazioni: 0332.285983 - info@illaboratorio.org


EVENTO: Open Day del Centro Aequilibrium

Il 25 ottobre sarò tra gli operatori che terranno l'Open Day di Aequilibrium Centro Naturopatico.
in via Goldoni 2 a Varese. 
Potrete venire a provare le mie tecniche, approfittatene!
 
Ecco il programma:

14:00...16:00:

  • COUNSELING METACORPOREO con Elisa Renaldin 340.3943419
  • MASSAGGIO AYURVEDA e COSMESI NATURALE con Giovanna Ribolla 338.7522808

16:00...18:00: 


  •  IRIDOLOGIA con Angelica Rocca 342.1833456
  •  MASSAGGIO DRENANTE DEI FLUIDI  con Erika Anna Chiesa 340.6741574
20:30:
  • COSTELLAZIONI FAMILIARI con Patrizia Rocchinotti
21:30 
  • MEDITAZIONE GUIDATA con Viviana Menotti

L'open Day è ad offerta libera.
Considerati i posti limitati, è consigliato prenotarsi telefonando ai singoli operatori.

Introduzione alla Fibromialgia

Tensione muscolare
La fibromialgia è una malattia muscolare piuttosto seria, che è caratterizzata da uno stato cronico di tensione muscolare generalizzata e conseguente dolore, proprio come ci si sente quando si stringe qualcosa con troppa forza per troppo tempo.
Il novanta per cento delle persone che soffrono di questa sindrome sono donne.

Poiché la scienza non ha ancora individuato la causa di questa sindrome, la medicina classica (lo specialista di riferimento è il reumatologo) non è in grado di curarla e semplicemente si concentra sulla lotta ai sintomi, prescrivendo antidolorifici e a volte antidepressivi ed antinfiammatori. Senza soffermarmi su questo tipo di approccio per il quale è già possibile trovare ampio materiale in rete, vorrei indicare piuttosto qualche spunto per affrontare la problematica in modo più olistico, cioè guardando lo stato di benessere di tutto l'individuo e non solo le parti del corpo che sembrerebbero direttamente connesse (sistema neurologico e muscolare).

Ci sono studi infatti (e mi si perdoni se ancora non ho a disposizione i riferimenti bibliografici ma prometto che li aggiungerò appena ho tempo) che fanno ipotizzare con buona probabilità che a parte i livelli bassi di serotonina, la causa possa essere dovuta anche a:

Cause della FibromialgiaMa soprattutto il mio interesse attuale è volto al peso della componente psico-emotiva: c'è chi sostiene sia sempre la vera causa sottesa (approccio psicosomatico) e chi sostiene che non sia mai così e che affermarlo sia banalizzare la sindrome. Io dico che forse dipende dai casi, tuttavia proprio su questo aspetto, inviterei a leggere anche questo mio articolo: "Lo stress cronico".